Stroke
Studio su : 106 maschi / 43 femmine – età 44,4 +/- 1,1 anni, fumatori 38, non fumatori 111
Le piastrine svolgono un ruolo centrale nell’aterotrombosi, responsabile di gravi complicanze cardiovascolari nell’ipertensione umana.
La GMPc, messaggero finale del meccanismo NO/GCc/GMPc, inibisce l’aggregazione piastrinica. Un difetto piastrinico del sistema No-GMPc e/o carenza/deficit del messaggero finale GMPc, espone ad un rischio più elevato di eventi trombotici durante picchi di attività simpatica. (1)
L’Ictus rimane la principale causa di disabilità negli adulti. E’ imperativo sviluppare terapie rigeneranti post ictus ischemico progettate specificamente per trattare il tessuto cerebrale integro onde stimolarne beneficio funzionale.
Dati preclinici suggeriscono che livelli elevati di cGMP, indotti da donatori di NO e inibitori della PDE5, agiscono sulle cellule endoteliali cerebrali, cellule staminali neurali e cellule progenitrici degli oligodendrociti per migliorare l’angiogenesi (ictus indotta), la neurogenesi e l’oligodendrogenesi rispettivamente, aumentando l’effetto di attività terapeutica riparatoria neuronale.
Questi interagenti eventi di rimodellamento, migliorano collettivamente la funzione neurologica dopo l’ictus. (2)
La Guanosina svolge un ruolo neuroprotettivo importante nel sistema nervoso centrale.
Gli effetti dell’ischemia cerebrale sono stati fortemente attenuati dalla somministrazione di Guanosina che può rappresentare un potenziale agente terapeutico nell’ischemia cerebrale per prevenire lo stress ossidativo e l’eccitotossicità. (3)
Dopo l’ictus ischemico, la precoce terapia trombolitica per ristabilire la perfusione tissutale migliora il risultato, ma innesca una cascata di eventi cellulari e molecolari deleteri.
Nella occlusione transitoria dell’arteria cerebrale media (MCAO), la Guanosina ha ridotto significativamente il volume dell’infarto ed ha rivelato un effetto protettivo dose e tempo-dipendente sul danno da riperfusione in vitro e in vivo (4)
La Guanosina extracellulare (Guo) ha proprietà neuroprotettive in vitro ed in vivo ed esprime una potenziale candidatura quale agente neuroprotettivo atossico nel ridurre sia morte cellulare ischemica che nel migliorare il recupero funzionale.
La somministrazione di Guo esercita significativa riduzione del volume dell’infarto e miglioramento durevole nella funzione neurologica.
Questi dati indicano che vi è un regime di trattamento per la Guo quale neuroprotettivo dopo ictus ischemico. (5)
La somministrazione di Guanosina, ha ridotto significativamente la percentuale di cellule in fase di apoptosi. La Guanosina ne ha prolungato la sopravvivenza e diminuisce sia deficit neurologici che danni tissutali derivanti da MCAO (occlusione dell’arteria cerebrale media).
Questi dati sono i primi a dimostrare che la Guanosina protegge i neuroni dagli effetti di CGOD (glucosio e ossigeno privazione) anche quando somministrata 5h dopo l’evento e si dimostra neuroprotettivo nello stroke sperimentale.(6)
La Guanosina esercita neuroprotezione contro situazioni di neurotossicità con un meccanismo che sembra ricondurre al suo effetto antiapoptotico. (7)
L’AMP efficacemente migliora ipertensione, trigliceridi e HDL-colesterolo, glicemia, parametri di funzionalità renale, lipidi epatici ed aumenta l’ossido nitrico plasmatico.
L’ AMP dimostra un nuovo effetto nel migliorare malattie metaboliche ed è utile come alimento funzionale.
La somministrazione di AMP impedisce la progressione delle malattie metaboliche (8-14)
Al momento non vi sono terapie farmacologiche promettenti per lo stroke ischemico acuto. Recettori dell’Adenosina situati sia sulle cellule del sistema nervoso centrale che sulle immunitarie del sangue esercitano ruoli importanti durante l’ischemia. Il ruolo neuroprotettivo dell’Adenosina attraverso il recettore A1 durante l’ischemia è ben noto. (9)
Le interazioni tra i recettori purinergici delle cellule del sistema nervoso centrale (CNS) hanno rilevanza nella prevenzione e nell’attenuazione di malattie neurodegenerative derivanti da infiammazione cronica, (10)
L’attivazione postischemica del recettore A3 da parte dell’Adenosina e la conseguente riduzione della risposta infiammatoria forniscono una strategia terapeutica promettente per il trattamento dell’ictus ischemico. (11)
I Nucleotidi attivano i recettori purinergici che modulano l’espressione di geni implicati in risposte adattative cellulari esprimendo un nuovo ruolo importante verso sopravvivenza e meccanismi neuroprotettivi in condizioni patologiche. (12-15)
L’Adenosina ha un potenziale neuroprotettivo sia nei disturbi neurologici acuti quali l’ictus, che cronici quali la malattia di Parkinson.(13)
Uridina 5′-trifosfato (UTP) e altri Nucleotidi vengono rilasciati durante la lesione del nervo
e attivano i recettori purinergici espressi sulla superficie delle cellule di Schwann.
Il trattamento con UTP stimola in vitro la migrazione delle cellule di Schwann e la riparazione della ferita. (16)
1) Am J Hypertens. 2009 Jun;22(6):674-9
Clinical and functional correlates of platelet cyclic GMP in essential hypertensives.
2) Expert Opin Investig Drugs. 2013 Jul;22(7):843-51
Targeting nitric oxide in the subacute restorative treatment of ischemic stroke.
3) PLoS One. 2014 Feb 28;9(2):e90693
The potential therapeutic effect of guanosine after cortical focal ischemia in rats.
4) J Neurosci Res. 2013 Feb;91(2):262-72
Guanosine protects against reperfusion injury in rat brains after ischemic stroke.
5) Brain Res. 2011 Aug 17;1407:79-89
Systemic administration of guanosine promotes functional and histological improvement following an ischemic stroke in rats
6) Neurosci Lett. 2008 Jan 31;431(2):101-5
Neuroprotective effects of guanosine on stroke models in vitro and in vivo.
7) Brain Res. 2008 Jan 10;1188:233-40
Profile of glutamate uptake and cellular viability in hippocampal slices exposed to oxygen and glucose deprivation ùdevelopmental aspects and protection by guanosine.
8) J Agric Food Chem. 2011 Dec 28;59(24):13238-45
Novel effect of adenosine 5′-monophosphate on ameliorating hypertension and the metabolism of lipids and
glucose in stroke-prone spontaneously hypertensive rats.
9) Int Rev Neurobiol. 2014;119:309-48. doi: 10.1016/B978-0-12-801022-8.00013-1
Adenosine receptors in cerebral ischemia.
10) Purinergic Signal. 2012 Sep;8(3):559-78
Neuroprotective roles of the P2Y(2) receptor.
11) Am J Pathol. 2011 Oct;179(4):2042-52
A3 adenosine receptor agonist reduces brain ischemic injury and inhibits inflammatory cell migration in rats.
12) J Neurochem. 2004 Oct;91(1):119-32
P2Y receptors activate neuroprotective mechanisms in astrocytic cells.
13) Lancet Neurol. 2003 Jun;2(6):366-74
Adenosine receptors and Huntington’s disease: implications for pathogenesis and therapeutics.
14) Br J Nutr. 2010 Jul;104(1):48-55
Anti-metabolic syndrome effects of adenosine ingestion in stroke-prone spontaneously hypertensive rats fed a high-fat diet.
15) Mol Neurobiol. 2012 Aug;46(1):96-113
P2 receptors for extracellular nucleotides in the central nervous system: role of P2X7 and P2Y₂ receptor interactions in neuroinflammation.
16) PLoS One. 2014 Jun 6;9(6):e98998
Uridine 5′-triphosphate promotes in vitro Schwannoma cell migration through matrix .
Utilizzo di MEDEXIR
Poiché Medexir propone un equipollente ed elevato apporto di AMP, GMP, UMP (e CMP) purissimi e ad altissima biodisponibilità, il suo utilizzo può essere considerato nello spettro di trattamento dello stroke,
come espresso da studi pubblicati relativi all’uso di Nucleotidi/AMP/GMP/UMP, inerenti l’ottenimento di:
– inibizione dell’aggregazione piastrinica con riduzione del rischio trombotico
– miglioramento dell’effetto dell’attività terapeutica riparatrice neuronale
– ruolo protettivo durante l’ischemia cerebrale ed attenuazione degli effetti post-ischemici
– riduzione del volume infartuale e del danno da riperfusione e miglioramento della funzione neurologica
– forte riduzione della morte cellulare cerebrale
– forte riduzione della risposta infiammatoria : strategia terapeutica per trattamento di ictus ischemico
– attivazione dei recettori purinergici esprimenti ruoli verso neuroprotezione e sopravvivenza
– stimolo alla riparazione della lesione.