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Descrittiva Generale

Descrittiva Generale

Una Cellula sana adeguatamente nutrita ed ossigenata, in perfetta omeostasi energetico/metabolica e nel suo proprio tessuto di appartenenza è un’entità perfettamente strutturata per poter resistere a praticamente qualsiasi insulto esterno : in stretto contatto con le cellule adiacenti ed a meno che non intervengano fattori perturbanti ( stato infiammatorio / edema per esempio) costituisce un valido baluardo per la difesa di sé stessa e del proprio tessuto.

Naturalmente, molti fattori endogeni ed esogeni concorrono nel disturbare tale stato cellulare.

Al di là di situazioni particolari derivanti da problemi congeniti o ereditari relativi ad alterati stati
di funzionalità metabolica o derivanti da disfunzioni specifiche o infettivi o altro in genere, alcuni fattori, di carattere intrinseco alla cellula stessa, possono divenire pericolosi se la cellula stanca, vecchia, lesa o comunque in stato di crisi non riesce a ripristinare un corretto metabolismo.

In particolare :

Iperossia

Situazione di elevata presenza di specie reattive dell’ossigeno nel citoplasma cellulare (Radicali Liberi dell’Ossigeno – ROS )
Un certo grado di iperossia è comunque accettato dalla cellula per motivi metabolici : infatti, i ROS sono i reflui della produzione energetica mitocondriale  scaricati nel citoplasma.

ROS

Una cellula sana (omeostasi energetico /metabolica corretta) mette normalmente in moto alcuni meccanismi di pulizia dei ROS a fronte, comunque, di un cospicuo dispendio energetico : l’esempio più significativo è l’attivazione dell’enzima superossido dismutasi (SOD), che appartiene alla classe delle ossidoreduttasi e che catalizza la seguente reazione:
2 O2 – + 2 H+ ⇌ O2 + H2O2
La SOD in questo modo protegge la cellula dalla tossicità dell’anione superossido : si tratta quindi di un importante antiossidante in quasi tutte le cellule esposte all’ossigeno
Nell’uomo, sono presenti tre forme di superossido dismutasi. La SOD1 si trova nel citoplasma, la SOD2 nei mitocondri mentre la SOD3 è extracellulare.
Mutazioni nell’enzima SOD1 sono state collegate alla Sclerosi laterale amiotrofica familiare (ALS, una forma di malattia dei motoneuroni).
Studi sperimentali hanno dimostrato l’importanza fisiologica delle SOD visualizzabile dalle gravi patologie evidenti nei topi modificati geneticamente per mancare di questi enzimi. I topi mancanti della SOD2 muoiono pochi giorni dopo la nascita, a causa del forte stress ossidativo. Quelli cui manca la SOD1 sviluppano una gran varietà di patologie, tra cui il carcinoma epatocellulare, un’accelerazione della perdita di massa muscolare legata all’età, un’incidenza precoce della cataratta ed una speranza di vita minore. Quelli che mancano della SOD3 non mostrano nessun difetto evidente ed hanno una normale aspettativa di vita
Una eccessiva e perdurante produzione di ROS che porti a superare la capacità dei sistemi antiossidativi cellulari produce un effetto citotossico con effetti di modifica strutturale lipidica, proteica, DNA e RNA.
Inoltre, essendo i ROS specie altamente reattive, tendono ad aggrapparsi ad un substrato : loro bersagli sono le membrane plasmatiche (perossidazione lipidica), le proteine (ossidazione degli amminoacidi) con relativo danneggiamento della funzione proteica alterandone la struttura o il ripiegamento ed anche dare origine ad amminoacidi modificati.
Ma il bersaglio elettivo è costituito dai Nucleotidi citoplasmatici.
Il danno prodotto al DNA è, in questo caso, enorme, dal momento che i radicali liberi possono determinare mutazioni o danneggiare macroscopicamente lo stesso DNA e alterare la struttura chimica delle basi azotate formandone di nuove tipicamente aliene
Una cellula incapace di ripulire adeguatamente i nucleotidi sintetizzerà DNA e RNA inficiato da ROS e produrrà una mitosi alterata.
I ROS sono considerati  le fondamentali cause dell’invecchiamento cellulare e  promuovono il cancro.
Circa 3-4 mila di queste alterazioni mitotiche cellulari sono il movens primo per la carcinogenicità

IPOSSIA
Mancanza di nutrimento ossigenico.
La cellula non respira, ovviamente, l’ossigeno ma lo utilizza come prefonte energetica per tutte le reazioni metaboliche necessarie al proprio sostentamento ed alla produzione energetica.
Deputati a tale funzione sono i Mitocondri, largamente presenti in ogni cellula (circa due mila) :
la produzione energetica è la funzione principale del mitocondrio e viene svolta utilizzando i principali prodotti della glicolisi, il piruvato ed il NADH che vengono sfruttati in due processi: il ciclo di Krebs e la fosforilazione ossidativa.
Il mitocondrio è in grado di svolgere molteplici funzioni. La più importante tra esse consiste nell’estrarre energia dai substrati organici che gli arrivano per produrre un gradiente ionico che viene sfruttato per produrre adenosintrifosfato (ATP).
Inoltre, i mitocondri sono i responsabili di altri fondamentali processi quali la regolazione del ciclo cellulare e relativa apoptosi e dello stato redox, sintesi dell’eme, del colesterolo e produzione di calore.
Da qui, si evince l’enorme importanza dell’attività mitocondriale e quali possano essere i nefasti risultati che intervengano in una disfunzione di tali apparati energetici.
L’ipossia è una condizione particolarmente critica per la cellula che non riesce a soddisfare i propri bisogni energetici basali e fatica ad innescare meccanismi di difesa, che necessitano di ulteriore energia.
L’IPOSSIA porta inesorabilmente all’ISCHEMIA e quindi alla morte cellulare.

Alterazione dell’omeostasi dello ione Calcio (Ca+)
Alterazione della concentrazione intra o extracellulare del calcio superiore alle capacità dell’organismo di fronteggiarla.
I danni cellulari come stress ossidativo e il blocco delle pompe ioniche del calcio, possono dare origine a fenomeni intracellulari quali riduzione della concentrazione intracellulare e/o blocco della sintesi di ATP,  alterazione del citoscheletro cellulare.
In particolare, l’aumento della concentrazione citoplasmatica di ioniCa+ (intake del Ca+) induce una serie di disfunzioni deleterie per il metabolismo e la vita cellulare : rottura della parete del Reticolo Endoplasmatico Rugoso (alterazione e/o deficit sintesi proteica), rottura della parete del Reticolo Endoplasmatico Liscio ( alterazione e/o deficit sintesi lipidica), rottura della parete dei mitocondri (deficit energetico – riduzione della concentrazione di ATP a livello cellulare, per cui, tutti i processi e gli eventi cellulari che si servono di questa molecola, continuano ad utilizzarla, ma la fonte primaria di produzione è inibita, facendo si che la sua concentrazione si riduca, fino al collasso delle attività cellulari).
Ancora, , l’aumento della concentrazione citoplasmatica di ioniCa+ (intake del Ca+) in un turbinio di degenerazione legata a non controllo dei ROS, Ipossia cellulare e disfunzione proteico-lipidica sembra il primo movens per la sintesi del peptide beta-amiloide (A-beta), originato dalla proteina APP (Amyloid Precursor Protein), che è il maggior costituente delle Placche Amiloidi (senili) tipiche delle malattie Neuro Degenerative (Alzheimer).
Il peptide beta-amiloide (A-beta) è presente in cervello, cuore, milza, reni.

 

Appare chiara e determinante la performance distruttiva dei meccanismi sopra descritti.

cellula

Attività fisiologiche svolte dai Nucleotidi.

I Nucleotidi svolgono un ruolo basilare in diverse condizioni e fasi fisiologiche dell’organismo. I nucleotidi sono le unità costitutive degli acidi nucleici, DNA ed RNA, sono da considerarsi veri e propri alimenti funzionali, sono largamente utilizzati nella nutrizione clinica e nei sostituti del latte materno e le loro attività e funzioni sono ampiamente descritte nella letteratura scientifica

Il fabbisogno di nucleotidi della cellula, anche per la neosintesi di DNA e RNA e mitosi cellulare, non è sempre coperto dalla sintesi ex novo partendo da zuccheri ed amminoacidi, tra l’altro con un dispendio energetico notevole.

In particolare, per molte cellule “specializzate” e tra le più importanti dell’organismo, ciò non è possibile perché non sono dotate di adeguato corredo enzimatico e devono quindi captare i nucleotidi in circolo : tra queste linfociti, eritrociti, granulociti basofili,  piastrine, mastociti, macrofagi, polimorfonucleati in genere, cellule del midollo osseo, emopoietiche e del sistema immunitario, cellule epiteliali intestinali,  cellule del sistema nervoso centrale e microglia cerebrale, cellule del sistema linfatico, cellule cardiache, epatiche, pancreatiche, milza, linfonodi ed altre…

I Nucleotidi singolarmente e/o nel loro insieme partecipano, con un ruolo centrale, ad innumerevoli processi enzimatico-metabolici vitali per la cellula, influenzando ed ottimizzando il metabolismo di proteine, grassi, glucidi e dello ione Ca+ .
Svolgono una funzione strutturale quali costituenti il DNA e RNA ed hanno una presenza intracellulare, extracellulare e nel circolo per essere captati dalle cellule in stato di necessità.

I Nucleotidi forniscono i carriers insostituibili ed ubiquitari (AMP-ADP-ATP-GMP- UTP) per il trasporto energetico indispensabile per ogni minima funzione cellulare offrendo il collegamento chimico fra catabolismo e anabolismo e regolando l’indispensabile omeostasi energetica cellulare.

I Nucleotidi sono i “liganti”naturali per l’azione fisiologica di stimolazione/inibizione dei recettori purinergici A1, A2A, A2B, A3 e sottotipi i quali, sotto lo stretto controllo e continua modulazione da parte delle cellule stesse, presiedono alle più importanti e complesse attività di relazione della cellula di cui, alcune tra esse :

attivazione dei sistemi di difesa e bilanciamento organico quali attivazione e stimolazione delle cellule del sistema Monocitario–Macrofagico e dei processi di produzione di citochine, interleuchine, fattori colonizzanti, interferoni, sviluppando azione antinfiammatoria ed antiedemigena

impulso all’attività immunomodulante ed emopoietica

stimolo VEGF (fattori di crescita endoteliare vascolare) e riduzione TNF (tunor necrosis factor), movens per l’azione angiogenica e vasculogenica e rinormalizzazione del microcircolo

normalizzazione del metabolismo del NO, attività anti infiammatoria locale e riduzione
dell’eccessiva adesione leucocitaria alla parete vascolare promuovendo effetto protettivo cardio vascolare ed azione anti ateromasica

miglioramento dell’attività della microglia cerebrale con azione di protezione neuro cerebrale,
pro mielinica ed anti degenerativa generale

inibizione del sovraccarico di ioni Ca+ nelle cellule impedendo lo sviluppo di contratture e/o
rotture della membrana mitocondriale e del reticolo endoplasmatico evitando, quindi, inadeguata
produzione proteica e lipidica, ripristinando l’omeostasi energetica (funzionalità mitocondriale)
offrendo attività antiIschemica e riducendo l’attività ossidante intra/extra cellulare dei  Radicali
Liberi dell’Ossigeno – ROS  promuovendo attività anti carcinogenica/degenerativa
(Inciso – i ROS sono i reflui della lavorazione energetica  mitocondriale e  vengono scaricati nel citoplasma : essendo specie reattive necessitano di un substrato cui  aggrapparsi e lo trovano, elettivo, nei nucleotidi citoplasmatici. Questi, vengono ripuliti tramite le superossidodismutasi normalmente in una cellula sana, con notevole dispendio energetico.
Ma se la cellula è in deficit energetico, duplica con nucleotidi inficiati dai ROS : questo è il primo step per la carcinogenicità)

stimolazione specifica del recettore A3 purinergico con sviluppo di azione apoptotica diretta solo
verso la cellula carcinogenica, dimostrando attività di protezione anti tumorale

miglioramento generale delle performances dell’organismo ottimizzando le risposte allo stress
psico-fisico, alle terapie in atto (anti batteriche/virali/micotiche/blastiche), alle patologie
debilitanti ed all’intervento chirurgico

rinormalizzazione della funzionalità delle cellule epiteliali enteriche (protezione gastrointestinale)

azione eccitometabolica con aumento della sintesi collagenica e fibronectinica determinante forte
stimolo al trofismo dei fibroblasti  (proliferazione cellulare fisiologica e rigenerazione tissutale) e
degli osteoblasti (metabolismo osseo) con stimolazione sinoviocitaria

I Nucleotidi non interferiscono minimamente con attività ed efficacia dei Citocromi P450,
essendo essi stessi parte fondamentale costituente il corredo intimo metabolico cellulare.
Anzi, ristabilendo e migliorando le performances cellulari ripristinandone l’omeostasi energetico- metabolica, permettono una piena e corretta funzionalità fisiologica dei Citocromi P450.

La Superfamiglia enzimatica di emoproteine (ossidasi a funzione mista) definite come Citocromi P450 è presente nell’uomo con più di 63 geni codificanti espressi in fegato, tratto gastrointestinale, reni, polmoni, cute e sistema nervoso centrale : sono i responsabili della generale detossificazione dell’organismo sia da induzione esogena (farmaci e tossine varie) sia endogena ( reflui organici) e coinvolti nella biosintesi del colesterolo, nella steroidrogenesi degli ormoni steroidei, nel metabolismo della Vit. D e nell’autoregolazione vascolare a livello della barriera ematoencefalica. Si ritrovano principalmente legati alle membrane del reticolo endoplasmatico liscio ed alla membrana mitocondriale interna, in particolare nella frazione microsomiale delle cellule epatiche.

I Nucleotidi naturali presenti in Medexir non derivano da :
– sintesi e/o semi-sintesi,
– degradazioni e/o manipolazioni di substrati,
– reflui e/o lavorazioni di sostanze anche alimentari (melassa),
– DNA di animali allevati o pescati ( sperma di storione – aringa – salmone)
– vegetali in genere e/o loro prodotti di derivazione.

I Nucleotidi naturali presenti in Medexir derivano da specifiche e brevettate colture di lieviti selezionati e tipizzati per ottenere il massimo della resa e sicurezza d’uso.
Vengono ottenuti direttamente da RNA in quanto più stabile del DNA e con una più interessante formulazione di nucleotidi riproposta nelle sequenze di sintesi degli aminoacidi del Codice Genetico Standard.

[ RNA contiene Uridina  –
DNA contiene Timina non presente nelle sequenze e metabolita dell’uridina]

codice genetico

Medexir è un complemento naturale utile nel favorire l’apporto di Nucleotidi.

Medexir propone una formulazione perfetta e bilanciata dei quattro Nucleotidi
monofosfati (AMP – GMP – CMP – UMP ) responsabili in toto di tutte le attività fisiologiche organiche precedentemente citate e necessari per fornire le basi della corretta sintesi di tutti gli aminoacidi indispensabili all’organismo .

I Nucleotidi naturali presenti in Medexir sono al massimo grado di purezza ( 98.7% ), non contengono alcun tipo di allergene (vedi Scheda Allergeni sul sito) e non presentano la minima traccia di impurità, presentano un altissima biodisponibilità e completa tollerabilità, affidabilità e compliance chimica.

Ogni compressa di Medexir eroga 40 miliardi di miliardi di basi nucleotidiche (calcolo stechiometrico).